giovedì 31 maggio 2012

Nutrire la relazione


Spesso accade, negli ultimi anni, di scorgere donne che allattano il proprio bambino sedute nei centri commerciali o all’interno dei pub, mentre una gran tavolata di amici, consuma una pizza tra chiacchiere e confusione. Questo nuovo modo di vivere il pasto del proprio bimbo evidenzia atteggiamenti e tendenze che riflettono la società attuale; molto spesso le mamme sono convinte che questa modalità “sportiva” di nutrire il figlio, renderà nel tempo, il piccolo, adattabile ad ogni situazione e non la costringerà ad effettuare rinunce o sacrifici in termini di spazi ed uscite. Se da un lato educare i bambini fin da piccoli a vivere situazioni diverse e a conoscere persone diverse, rende gli stessi più elastici e “scafati”, dall’altro, non possiamo assimilare il momento del pasto a tutte le altre esperienze della quotidianità.
L’allattamento non è “semplicemente” il momento in cui, attraverso il seno materno, il bambino si nutre; l’allattamento è il momento in cui il bambino si nutre del primo concetto di relazione. L’interazione con la madre rappresenta IL MOMENTO RELAZIONALE PER ECCELLENZA, quel tipo di  “schema” di rapporto, che fungerà da guida per le interazioni future, per le relazioni che il bambino intraprenderà durante l’ arco della vita. Questo non significa che i bimbi non allattati al seno non avranno questa possibilità, anzi! La stessa cosa vale per l’allattamento con latte artificiale. Le prime esperienze che i bambini fanno, hanno a che fare con i sensi; toccare la pelle della propria mamma, sentirne il tepore, l’odore e la morbidezza, percepirne il profilo del volto e riconoscerne il suono della voce,  fornisce informazioni circa il mondo circostante ed è fonte di solidità e sicurezza percepita.
Il momento dell’allattamento ha a che fare con l’intimità, la relazione, la calma. L’azione di una mamma che allatta il proprio bambino vede due individui protagonisti in “un armonico componimento”, qualcosa che ha che fare con l’arte, la biologia, la magia e l’amore. Il corpo della mamma e quello del suo bambino sono in sintonia, una sintonia perfetta che, come tale, va tutelata e rispettata ma ancor prima, riconosciuta. La presenza dei nonni, del  papà o di fratelli, è certamente un valore aggiunto; molto diverso è invece, sia in termini igienici che di qualità della relazione, “somministrare” (uso volontariamente un verbo un po’ forte) il pasto, all’interno di una situazione pubblica e caotica. Esistono, senza ombra di dubbio, situazioni di emergenze, in cui può capitare che non si possa dare la giusta rilevanza al momento del pasto ……ma stiamo parlando appunto di  una emergenza! Prima di tutto, deve esistere la consapevolezza di quanto l’esperienza del pasto (perché è di un’esperienza che stiamo parlando) vada protetta!
Ricordiamo che in passato, quando la donna lavorava nei campi, accadeva di frequente che i bambini venissero lasciati all’ombra, custoditi dalle fronde degli alberi e allattati proprio in aperta campagna, magari in presenza di altre donne; l’attenzione, l’aiuto e la tranquillità però che un tempo venivano riconosciuti alle madri che avevano partorito, induceva le stesse a tornare ben presto al lavoro offrendo però, allo stesso tempo,  quella “rete” di supporto e protezione che ad oggi esiste solo in termini istituzionali (asili, scuole materne..). L’approccio alla gestazione, al parto e all’allattamento era sì, altamente naturale, ma anche, oserei dire, “profondamente  reverenziale”. Ad oggi c’è confusione di ruoli, di messaggi, di tempi e spazi. I bambini fin da piccoli “devono” essere adattabili ed “aperti” alle situazioni più svariate; non dimentichiamoci però che, per poter strutturare questa flessibilità, è necessario che prima siano stati consolidati dei modelli di attaccamento di tipo sicuro. Il bambino piccolo ha bisogno di tranquillità, di ritmi scanditi, di routine quotidiane, tutto questo per poter rafforzare la conoscenza di un mondo che, prima di tutto, il bambino ha bisogno di percepire come solido e coerente. In un secondo momento, la sicurezza acquisita ed interiorizzata, gli permetterà di avere quelle basi solide che gli permetteranno l’ esplorazione.
Durante l’allattamento il bambino, ma anche la mamma, hanno bisogno di “stare nella relazione” di cogliere i segnali reciproci in cui la madre accudisce il proprio bambino ed il bambino può fare esperienza della realtà e del mondo, quel mondo che, nei primi momenti di vita è la madre stessa. Vorrei sottolineare che il bambino e la madre hanno vissuto in una fusione simbiotica per ben 9 mesi. Quando il bambino viene alla luce, la realtà corporea madre-bambino viene inizialmente ancora percepita come unica.  La pancia della mamma è una sfera e non a caso la forma sferica  è considerata spesso come la forma perfetta. L’armonia madre bambino rappresenta quella sfera che la natura ha creato, quell’armonia che è importante rispettare e mantenere anche dopo la nascita. Tenere tra le braccia il proprio bambino mentre lo si nutre,dargli la possibilità di ascoltare dolci parole, o semplicemente il respiro e il battito del cuore, ha un valore inestimabile. Durante i primi mesi di vita è fondamentale che ciò venga consolidato. Un buon maternage è la base per l’esplorazione, la flessibilità e l’indipendenza. Ad ogni esperienza è opportuno dedicare il giusto tempo e la giusta attenzione. Rispettare momenti così significativi come quello del pasto, in cui il nutrimento fondamentale è senza dubbio la relazione, significa seminare grandi presupposti per la vita del proprio figlio e per una strutturazione solida della sua identità. 

Eleonora Lucchini, psicologa e psicoterapeuta
http://psicologiparma.it/
https://www.facebook.com/psicologiparma



martedì 22 maggio 2012

MENU TIPO CON 2 PORZIONI DI PESCE


Colazione e Merenda possono variare in base ai vostri gusti.

L'ideale sarebbe introdurre ogni giorno tutti questi cibi:

2- 3 porzioni di frutta fresca (in puree , a pezzi, macedonia o frullati e centrifugati)  - latte (vaccino, di capra, di riso, di soya ) - frutta secca (sotto forma di crema o in guscio) - cereali .

Si possono gustare anche delle buone torte casalinghe o dei biscottini fatti in casa!

Lunedi

Pranzo : Patate al forno con gallette di legumi e verdure

Cena  : Farro in insalata con dadini di pesce(a piacere) , pomodori, menta, basilico.

Martedi

Pranzo: Formaggio fresco(ricotta-certosa-robiola ecc ) con  verdure e legumi a piacere

Cena: Minestrone di verdure miste a pezzetti o passato con riso o altri cerali

Mercoledi 

Pranzo : Cous cous di cereali o burgul con verdure miste di stagione saltate in tegame con olio extravergine

Cena: Uova (frittata di verdure, uova sode , all’occhio di bue, strapazzate, alla coque ) con legumi e verdure


Giovedi 

Pranzo:  Orzo e miglio in insalata con pomodorini e carotine ( o verdure a piacere)

Cena:  Pasticcio di verdure

Venerdi  

Pranzo: Cous Cous  con zucchini e fiori di zucca (o altre verdure)e formaggi freschi  

Cena:  Pesce e verdura  con cereali a scelta

Sabato

Pranzo : Frittata o hamburger  o polpette (senza uova fatta) e  contorno di verdure

Cena  : Pizza fatta in casa o d’asporto 

Domenica

Pranzo : Carne con patate e verdure ( a vostro piacere)

Cena : Insalatona fresca  di  orzo, piselli freschi, tofu, pomodorini, basilico e mais

Ovviamente questo è un menu tipo, in base anche ai nostri gusti, ma c’è chi preferisce aumentare la quantità di pesce o uova rispetto alla carne e viceversa.

martedì 15 maggio 2012

RICETTE: Polpettine senza uovo

POLPETTE DI RISO, LENTICCHIE E ZUCCA
Le polpettine di riso sono semplicissime da  fare e non richiedono l'aggiunta dell'uovo.
Questo è un piatto unico in quanto contiene cereali, legumi e verdure.
si può abbinare una salsa fatta di yogurt o delle cremine di verdura.

PROCEDIMENTO:
Ho messo in una pentola le lenticchie rosse decorticate e il riso(mezzo bicchiere di riso e 3 bicchieri di acqua) e ho fatto cucinare fino al completo assorbimento dell'acqua. Da parte ho cucinato a vapore la zucca (ma potete usare qualsiasi altra verdura).
L'ho strizzata, ho amalgamato tutto insieme, ho aggiunto del timo , un cucchiaino di crema di mandorla(facoltativa), pangrattato (ma potete usare farine integrali o farina di ceci) e parmigiano .poi ho fatto le polpette.
Non serve impanarle e si posso cucinare in apdella con un filo d'olio, al forno o a vapore.

NB ,  le polpettine devono essere piccole, un pochino più grande di una biglia, altrimenti sarebbero troppo grandi e non verrebbero attratti dalle "palline"!
Ricordatevi che l'occhio è molto importante...più i cibi saranno alla loro portata e più verranno incuriositi e attratti. 

lunedì 14 maggio 2012

TANTI MODI PER SOSTITUIRE LE UOVA ALLE NOSTRE RICETTE




Come abbiamo già scritto, troppe proteine animali non vanno bene per una sana alimentazione.
Questo non vuol dire però dover rinunciare a polpette, polpettoni, hamburger, torte e altro ancora.
Ispirata dal mio bambino, che vuole mangiare da solo, ho trovato un compromesso per preparargli polpettine di verdure, di cereali, di legumi (ma anche di carne e pesce) senza dover mettere per forza l’uovo. Le uova  le mangiamo volentieri, ma non più di 2 volte a settimana (massimo), per cui ho dovuto trovare un modo per non  dover rinunciare a dei bocconcini molto golosi, al gusto di verdure, riso, lenticchie ecc, sostituendo l’uovo con altri ingredienti.

SOSTITUTIVO PER POLPETTE, HAMBURGHER , POLPETTONI:
Usate patate schiacciate, riso bollito, Marmitte o burro di noccioline (o di semi di girasole o tahini..) mescolati con poca acqua bollente per rendere l’impasto più umido e malleabile. Per renderlo più secco, aggiungete pangrattato, farina (con farina integrale, di riso, di ceci, di mais fino a trovare la vostra preferita) o fiocchi di cereali al naturale (non quelli da colazione).


Ma si possono fare anche delle torte deliziose senza uova! Vediamo come…


RICETTE DA FORNO:
A volte le uova sono d’aiuto per la lievitazione. Se avete dubbi potete usare una punta di lievito in polvere, oppure ¾ di cucchiaino di bicarbonato e un  po’ meno di un cucchiaio di aceto di mele ( per le torte al cioccolato è una delizia). Oppure c’è anche la farina auto lievitante per i dolci.
Ci sono però dei cibi che rimangono piatti(tipo i pancakes) che posso trovare come sostituto dell’uovo un cucchiaia d’acqua (uno per ogni uovo)

ATTENZIONE , se nella ricetta sono previste 3 o più uova, sostituire le uova non darà risultati soddisfacenti.
Invece, per  torte e biscotti si può usare lo sciroppo d’acero che è già zuccherato quindi non necessità di aggiunga di zuccheri raffinati

OTTIMO LEGANTE OLIO DI LINO: Uovo di semi di lino
Ingredienti
1/3 tazza Semi Di Lino
2/3 tazza Acqua (calda)
PREPRAZIONE:
E’ preferibile prepararne in grande quantità, è più facile da lavorare. In un frullatore unire 1/3 di tazza di semi di lino con 2/3 di tazza di acqua calda, lasciar riposare 15 minuti e frullare fino a quando il composto sarà gelatinoso e i semi non saranno più visibili.
Un cucchiaio equivale ad 1 uovo.
Si conserva in frigo per 2 settimane.
Per l’uso è preferibile miscelarlo nei liquidi prima di aggiungere gli ingredienti solidi.
 Questo è indicato per prodotti da forno come pancakes, muffins di farina di mais o di farina integrale. Il legante ai semi di lino è perfetto per i biscotti d’avena e la sua consistenza va benissimo per i biscotti in generale.
ATTENZIONE, il sapore non sempre accompagna l’aroma delicata dei biscotti.
Anche una mezza banana schiacciata è un buon legante e ha un buon sapore.
Ideale per  pani a lievitazione veloce, muffins, torte, pancakes.
Consiglio: Le banane devono essere molto mature e che siano scure.

TOFU COME LEGANTE : 1/4 di tazza di tofu seta frullato con gli ingredienti liquidi della ricetta .
Quando funziona meglio:
Torte dense e umide, brownies e, in quantità minori, per torte e preparazioni lievitate più leggere e “spumose” (se la ricetta richiede tre uova, usatene solo due di tofu). L’uovo di tofu è praticamente privo di sapore, quindi va alla grande in tutte le ricette di torte. Nelle ricette di biscotti, potrebbe renderli più “spumosi” del dovuto, quindi aggiungete un cucchiaino di amido di mais o arrowroot per evitarlo. I pancakes potrebbero venire un po’ troppo pesanti, quindi non è un ottimo sostituto d’emergenza per questo tipo di ricette, ma con un po’ di esperienza si possono ottenere dei buoni risultati.

MELA GRATTUGIATA:  1/4 di tazza di mela grattugiata o purè di prugne sono dei buoni leganti. Questi ingredienti rendono più pesante il cibo quindi è meglio aggiungere una punta di un cucchiaino di lievito. Prestare anche una certa attenzione al sapore perché possono lasciare un retrogusto di mela o prugna al cibo.

YOGURT:  1/4 di tazza di yogurt di soia. E’ molto simile al tofu frullato e rende le preparazioni umide e appetitose.E’ ottimo per pani a lievitazione breve, muffins e torte.

FARINA: Un cucchiaio colmo  di farina di soia miscelato ad un cucchiaio d’acqua.

FECOLA: 2 cucchiai di fecola con 2 cucchiai d’acqua.

PER RENDERE LUCIDI I PRODOTTI DA FORNO (torte salate, polpette, dolci ecc ):
Spennellateli con latte di soia o un misto di acqua e malto.

MOUSSE:  frullando tofu seta, succo d’agave o sciroppo d’acero e un “insaporitore” come cioccolato in polvere, cocco in scaglie, essenza di limone o di mandorla o di qualsiasi cosa che vi ispiri


sabato 12 maggio 2012

Ma quanto devono mangiare?



Un argomento spesso critico che si affronta spesso quando si tratta di dar mangiare ai bambini, sia in fase di svezzamento che dopo, e: "ma quanto devono mangiare?".
Spesso i pediatri forniscono ricettine con quantità ben definite, come se fosse una ricetta medica. Però queste ricette non tengono conto del fatto che i bambini non sono macchine o grafici, ma esseri umani, ed in quanto tali hanno particolari attitudini verso  il cibo che dipendono principalmente da loro carattere.
Se ci fermiamo a riflettere un momento possiamo constatare che già durante l'allattamento (che è considerato a richiesta sia in caso di allattamento al seno che artificiale, anche se purtroppo ancora persistono vecchie teorie di quantità ed orari definiti - ma di questo parleremo più avanti). Ci sono alcuni bambini che tettano voracemente e sempre affamati come lupi, altri che fanno piccole poppate frequenti e veloci intervallate da pisolini, bambini che restano attaccati al seno per ore ciucciando lentamente ed altri che in cinque minuti han trangugiato tutta la poppata. Non è difficile immaginarsi bambini affamati ad ogni pasto che prendeno il cibo a due mani per portarselo alla bocca, bambini che mangiano poco e frequentemente, bambini lenti nel mangiare che guardano il cibo nel piatto e lo studiano per due ore prima di portarlo alla bocca ed ogni bambino va rispettato nella sua indole e nelle sue scelte, così come rispetteremmo un amico che mangia più lentamente di noi o più voracemente.
Come accennavo prima ci hanno insegnato ad ascoltare i nostri figli durante l'allattamento perché sanno regolarsi da soli, per cui dubito fortemente che a 6 mesi perdano di colpo questa capacità. Per cui, salvo casi con problematiche particolari (bambini fortemente sottopeso, pretermine o con determinate patologie, - casi in cui è assolutamente necessario avere un parere medico -) ricordiamoci che i nostri figli sono competenti per quel che riguarda l'alimentazione. Ancora non hanno ansie da scaricare sul cibo o nervosi che bloccano  l'appetito. Anzi, spesso questi atteggiamenti tanto frequenti fra noi adulti (specialmente quelli della generazione degli attuali 30-40enni) sono frutto di una concezione alimentare errata basata sulla costrizione o sull'uso del cibo come premio/punizione o addirittura sul senso di colpa (chi di noi non si è mai sentito dire "mangia che in Africa i bambini muoiono di fame"?). Chissà dietro a quante persone che dietro ad ogni ansia rispondono col cibo ci sono stati bambini a cui è stato detto "se non fai il bravo niente dolce" "sei stato bravo per cui mangia il gelato" o cose di questo genere!
Questo tipo di atteggiamento spesso viene criticato da chi ci sta vicino (un po' come succede durante l'allattamento) e la domanda che ci rimbalza nelle orecchie è sempre la stessa "Ma mangerà abbastanza?"... io consiglio sempre di ricordare che non viviamo in un posto in cui i bambini muoiono di fame, ma in compenso viviamo in un posto in cui l'obesità sa prendendo sempre più piede. I bambini non si lasciano morire di fame, per cui facciamo un respiro e fidiamoci di loro.

Questo non vuol dire lasciar fare ai bambini in tutto e per tutto... ricordiamoci sempre che noi dobbiamo essere la loro guida. Un bambino ha la competenza, ma non ha ancora l'esperienza, per cui se un bambino mangerebbe hambuerger industriali tutto il giorno non significa lasciarlo fare, ma inidirzzarlo verso quella che è la nostra cultura alimentare.
Se noi siamo i primi a mangiare junk food non possiamo pretendere che i nostri figli  mangino zuppa ai quattro cereali tutti i giorni, sta a noi mangiare cose sane e gustose e trasmettere questa nostra esperienza ai nostri figli, che sono ancora troppo piccoli per gestire determinate scelte.
In questo modo ci si stacca sia dalla tradizione più antica in cui il genitore decide ed il figlio obbedisce senza discutere, sia dall'anarchia totale che, forse per ribellione al modello precedente, ha imperato negli ultimi anni e che ha fatto altrettanti danni.
. In questo modo si ha una crescita reciproca in cui l'adulto impara a rispettare la competenza del bambino mentre il bambino impara  dall'esperienza dell'adulto.

Per cui buttiamo via le bilance e concentriamoci sulla qualità dei prodotti, sull'amore con cui vengono cucinati e soprattutto sul modo in cui vengono consumati, non inteso come bonton, ma come ambiente che si respira a tavola. In questo modo avremo fatto tanto non solo per la salute ma anche per l'armonia attorno alla nostra tavola che in fin dei conti è il cuore della nostra casa!




lunedì 7 maggio 2012

Recensione: IL TAO E L'ARTE DEI FORNELLI

Il Tao e l'arte dei fornelli. Ricette facili, rapide e gustose secondo la dietetica cinese

Di Lena Tritto, Valeria Tonino, Kari Wallnoefer

Ed. Pendragon






Quando mi viene chiesto un consiglio per un libro di ricette il primo che suggerisco è sempre questo. Le tre autrici ci regalano uno strumento che in cucina si rivela estremamente utile: un libro che raccoglie ricette che applicano la medicina tradizionale cinese alla nostra cucina quotidiana, per cui con ricette che fanno parte della nostra tradizione, con ingredienti di facile reperibilità e, soprattutto, estremamente fattibili.
Molto spesso la gente si avvicina alla medicina tradizionale cinese attraverso le vie più disparate che vanno dall'agopuntura al massaggio, ma come ci suggerisce il Maestro Muramoto, che ha divulgato nel mondo le antiche teorie orientali, il cibo è la migliore medicina.
Per conciliare la cucina macrobiotica con i ritmi moderni le tre autrici ci prendono per mano e ci portano in un mondo di oltre 200 ricette (alcune le abbiamo già citate nel blog) insegnandoci a cucinare in modo gustoso alimenti che vengono consigliati non solo dalla cucina macrobiotica, ma da numerose diete, compresa la piramide alimentare di cui abbiamo in precedenza parlato, specialmente legumi e cereali integrali che, seppur facenti parte della nostra tradizione alimentare, son stati spesso abbandonati a favore di paste ed alimenti raffinati industrialmente.
Il libro è suddiviso in colazioni, antipasti, salse, piatti unici, primi, sughi, secondi, contorni, dolci e bevande corredate dall'indicazione energetica secondo  la MTC. Troviamo inoltre una tabella  iniziale che presenta i principi generali della dietetica tradizionale cinese ed, infondo, tabelle per la cottura di legummi e cereali, oltre ad un glossario e ad un'appendice che classifica i cibi per natura terminca, meridiani destinari ed azioni dei principali elementi in modo chiaro ed esaustivo, in modo da spiegare in maniera pratica tali principi anche al lettore non esperto.



 

 



 

mercoledì 2 maggio 2012

Ricette : Gelato e yogurt gelato !


E qui non si leccano i baffi solo i bambini!

È possibilissimo fare dei gelatini in casa con pochi ingredienti e senza aggiungere zuccheri raffininati.


Ho acquistato anche delle piccole formine con lo stecco, proprio per i mini gelatini!
Si trovano nei negozi per la casa e costano poco!
Ho pagato 6 formine €2,60





GELATO DI RISO 
( ideale per bambini e per chi non tollera il lattosio)

INGREDIENTI :
Latte di riso 300 g
Panna di soia 100 g
Malto di riso 250 g
Neutro per gelato 5 g

PROCEDIMENTO
Miscelare a freddo tutti gli ingredienti, lasciare riposare e mantecare. Conservare in congelatore.

GELATO ALLA VANIGLIA (se avete la gelatiera)

INGREDIENTI:
160 g zucchero di canna integrale bio , 200 g panna di soia , 250 ml latte di riso o soya ,baccelli di vaniglia

PROCEDIMENTO:
Versare nel contenitore il latte e la panna freddi
“Montare” con la frusta elettrica per qualche minuto.
Aggiungere zucchero e vaniglia e montare nuovamente fino a raddoppiare quasi il volume.
Versare il tutto nel cestello e seguire le istruzioni previste per la vostra gelatiera.

YOGURT GELATO ALLA FRUTTA

Qui potete far lavorare la vostra fantasia !
Vi basterà dello yogurt naturale bianco , frutta fresca e qualche goccia di limone!
Mettete la quantità che desiderate aggiungendo ingredienti a volontà e frullare nel mixer!
Potete mettere il composto nelle formine di cui vi parlavo e farle raffreddare in congelatore! Ottimo anche per le gengive infastidite dai dentini in crescita!

MENU TIPO CON 2 PORZIONI SETTIMANALI DI CARNE


Colazione e Merenda possono variare in base ai vostri gusti.

L'ideale sarebbe introdurre ogni giorno tutti questi cibi:

2- 3 porzioni di frutta fresca (in puree , a pezzi, macedonia o frullati e centrifugati)  - latte (vaccino, di capra, di riso, di soya ) - frutta secca (sotto forma di crema o in guscio) - cereali .

Si possono gustare anche delle buone torte casalinghe o dei biscottini fatti in casa! 

Lunedi 

Pranzo : pasta (di grano-di mais-di riso-di soya ) con pomodoro e/o verdure di stagione 

Cena  : carne condita con crema di verdura  o ragù o polpettine di carne accompagnate da verdura di stagione e legumi

Martedi 

Pranzo: formaggio fresco(ricotta-certosa-robiola ecc ) con  spinaci e lenticchie stufate (si possono sostituire altre verdure o legumi)

Cena: minestrone di verdure miste a pezzetti o passato con riso o altri cerali

Mercoledi  
 
Pranzo : cous cous di cereali o burgul con verdure miste di stagione saltate in tegame con olio extravergine

Cena: uova (frittata di verdure, uova sode , all’occhio di bue, strapazzate, alla coque ) con legumi e verdure

Giovedi  
 
Pranzo: mozzarella con orzo in insalata con pomodorini e carotine ( o verdure a piacere)

Cena: gnocchi al semolino con pomodorini  / semolino all’arancia  ( vedi ricetta) o polentina al pomodoro

Venerdi 
 
Pranzo: cous cous  con zucchini e fiori di zucca  o passato di verdura con ceci e/o lenticchie /fave/fagioli

Cena:  riso con pesce e verdura( riso basmati condito con una o più verdure di stagione e olio evo /pesce al forno o al vapore con erbe aromatiche

Sabato

Pranzo : frittata senza uova fatta con farina di ceci e contorno di verdure

Cena  : pizza fatta in casa o d’asporto  

Domenica 
 
Pranzo : carne con patate e verdure ( a vostro piacere)

Cena : vellutata di verdure (zucca  e carota/ topinambur e patate / asparagi ) e piselli con cipolla (o altri legumi a piacere)

Ovviamente questo è un menu tipo, in base anche ai nostri gusti, ma c’è chi preferisce aumentare la quantità di pesce o uova rispetto alla carne e viceversa.
Seguiranno altri menu tipo con preferenza di pesce /uova /formaggi.

Parola d’ordine: PIANIFICARE IL MENU SETTIMALE!

Pianificare  i menu per la settimana ci faciliterà  di gran lunga la vita!
Programmando le ricette  in anticipo, si potrà fare la spesa una volta sola, risparmiando tanto tempo e denaro!
In più possiamo pianificare il menu in funzione  dei momenti salienti della giornata, rimandando al giovedi piuttosto che al lunedi,  una ricetta che richiede maggior tempo se magari quel giorno capiterà di avere qualche imprevisto!
Quindi PIA-NI-FI-CA-RE per poter gestire al meglio il nostro tempo!
Facendo riferimento alla nuova piramide alimentare e ai nostri gusti, possiamo strutturale il nostro menu settimanale.



-Cereali integrali e grassi vegetali  devono essere presenti ad ogni pasto
-Idem per la verdura, che va consumata in abbondanza.
-La frutta 2-3 porzioni al giorno
-Frutta secca e legumi, da 1 a 3 porzioni al giorno  
-Pesce – Pollame – Uova , da 0 a 2 porzioni al giorno
-Elementi ricchi di calcio, da 1 a 2 porzioni al giorno
-Cereali raffinati (pasta, pane) ,carne rossa e burro, con moderazione


“Consumando regolarmente i cereali associati ai legumi, possiamo fare un pasto sostitutivo della carne, in modo da ridurre l’introduzione di proteine animali” .

Lascio il link di un articolo interessante:
http://www.dica33.it/argomenti/nutrizione/dieta_salute/proteine_vegetali.asp

Certamente in ogni famiglia ci sono delle preferenze, quindi cerchiamo di pianificare un menu accontentando tutti  ma scegliendo alimenti e ricette sane ed equilibrate.